FEMMINILE E PLURALE

FEMMINILE E PLURALE

Cosa sentono le nuove generazioni quando parliamo di violenza? Il genere è ancora vincolato al ruolo?

Così nasce l’idea di Femminile e Plurale, un lavoro sui contrasti e sulle possibilità nel quale in occasione del prossimo 25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, sono stati impegnati gli allievi della 5 P (Grafica per la comunicazione visiva e pubblicitaria) e 5 S (Servizi culturali e dello Spettacolo) del CFP Scuola d’Arte Andrea Fantoni.

Un progetto per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento realizzato in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo.

Presso il corridoio di accesso del Tribunale di Bergamo in via Borfuro, il lavoro dei ragazzi e delle ragazze invita il pubblico, attraverso grafiche e video, a riflettere sul tema della violenza sulle donne. La mostra sarà aperta fino a venerdì pomeriggio negli orari della struttura.

«Il significato del progetto – spiega l’avvocato Giulio Terzi, docente anche alla Scuola Fantoni – è quello di mostrare attraverso il lavoro degli studenti il loro punto di vista sul tema, il tutto in un contesto giudiziario dove si pensa che il diritto sia giusta trasformazione per la società».

Filo conduttore alcune parole che incarnano i molteplici volti della violenza di genere e altre che invece rappresentano il valore positivo che i giovani intendono promuovere, tutto interpretato attraverso le due discipline di indirizzo delle due classi..

La prima proposta nasce da una successione creativa di immagini realizzata grazie alla tecnica narrativa dello Stop Motion, mentre la seconda si materializza in un percorso interattivo di grafica ambientale: «È stato un progetto trasversale – spiega Mirko Rossi, grafico e docente dell’area tecnica – che ha messo in rete competenze tecniche, riflessioni civili e morali grazie anche alla collaborazione con Giulio Terzi (docente di Educazione Civica), Maurizio Bonfanti (Multimedia) e Ramona Maestroni (Lingua Italiana e Comunicazione). In particolare gli allievi hanno approfondito la grafia ambientale, oggetto di particolare interesse nel quinto anno; lo stop motion ha preso spunto da ritagli di giornale per procedere in un interessante processo di dematerializzazione»

Conclude Giulio Terzi: «Ci abbiamo creduto tuti, perché la violenza sulle donne è un fenomeno che riguarda tutti, che colpisce il Femminile, lo attraversa e diventa Plurale».

CFP

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