Se è vero che l’innovazione e il successo nascono da un’idea, da un talento che si esprime, è altrettanto evidente che sono necessari spazi – fisici e mentali – per dare concretezza a questi spunti: è questa l’idea da cui nel dicembre 2015 è nata Fantoni Hub, nel solco della vocazione più profonda della Scuola Fantoni come scuola “applicata all’industria”, che cioè mette al centro il saper fare in una logica di costruzione di opportunità professionali e lavorative.
Grazie alla collaborazione della Provincia, che ha condiviso l’idea e gli obiettivi di questo progetto, lo spazio fisico è quello della Sala Manzù di Via Camozzi.
Mostre, laboratori, incontri, convegni, attività didattiche, seminari, eventi, alternanza scuola lavoro: queste le attività via via ospitate, sempre con protagonisti giovani artisti e creativi che vogliono sperimentare le proprie idee, o professionisti che mettono a disposizione le loro competenze e il loro supporto.
Ogni anno sorprende la ricchezza della proposta che le idee di docenti, allievi, ex allievi, giovani hanno saputo mettere in campo. L’Associazione ha una sua vita propria, ma il coinvolgimento della scuola resta totale, a partire dalla progettazione didattica dei percorsi formativi, che è il luogo principale in cui le idee prendono vita e si trasformano in progetti.
Come è facile intuire, da marzo 2020 molte delle attività programmate sono state sospese o annullate; tuttavia in questa fase il fatto da sottolineare è che alcune di esse sono state mantenute, trasformandole in modalità digitali o adattandole alla circostanze.
Particolare valore ha avuto, a settembre 2020, la Mostra “UnlockeDesign”, realizzata come project work dagli studenti del percorso IFTS; essa ha simbolicamente rappresentato – a partire dal titolo – il desiderio di non soccombere alla chiusura, e ha sottolineato il ruolo della creatività come fonte di ripartenza e come motore della vita.
ATTUALMENTE AL FANTONI HUB
Il figlio del vento – Copertina di un romanzo – è il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 15 settembre alle 18.30 presso il FantoniHub, lo spazio gestito dalla Scuola d’Arte “A.Fantoni”, grazie alla disponibilità della Provincia di Bergamo.
L’esposizione presenta i progetti grafici realizzati dagli allievi del Liceo Artistico “A.Fantoni”, corso Audiovisivo e Multimediale e corso Arti Figurative, per la copertina del romanzo Il figlio del vento della ricercatrice e scrittrice Emanuela Burini, Sestante Edizioni. Moderatore Davide Rossi.
In occasione della mostra venerdì 15 settembre dalle 18.30, sempre presso il FantoniHub, l’autrice Emanuela Burini presenterà il romanzo.
L’esposizione sarà visitabile il 15 settembre dalle 18.30, il 16 e il 17 settembre dalle 17.00 alle 19.30.
LA MOSTRA
La mostra delle copertine dei ragazzi della 4 A e 5 A, corso Audiovisivo e Multimediale, e 4 B corso Arti Figurative del Liceo Artistico “A. Fantoni”, coordinati dai professori Alessandro Villa e Daniela Tasca, è il compimento di un progetto durato circa tre mesi nel corso dei quali Emanuela Burini, autrice del libro, ha incontrato le classi discutendo con loro della trama, dell’ambientazione e dei personaggi.
La copertina scelta è stata realizzata da Edoardo Stucchi della 4 A Audiovisivo e Multimediale, una menzione particolare è andata al lavoro di Alessia Luci 5 A. La denominazione delle classi fa riferimento all’a.s. 2022-2023.
IL ROMANZO
Il figlio del vento è la storia di Costanzo che, dal microcosmo di una piccola cittadina italiana, dove vive e compie gli studi, approda in America del Nord, un luogo esotico in cui perde i suoi riferimenti culturali. Incuriosito dall’incontro con una civiltà senza leggi, apparentemente vendicativa e spietata, secondo la visione dell’indiano selvaggio, diffusa quanto quella del buon selvaggio rousseauviano, scopre un mondo geograficamente distante da sé e dai suoi affetti: «Un sentimento poetico, oltre che esotico – spiega l’autrice Burini – caratterizza l’epilogo della storia di Costanzo, viaggiatore straordinario, leggendo le cui memorie risulta chiaro che possedesse un’invidiabile capacità di adattamento essenziale per sopravvivere».
Emanuela Burini ha conseguito un dottorato di ricerca in Letterature euroamericane e, attualmente, insegna presso un Istituto Superiore di Bergamo. Ricercatrice indipendente, coniuga l’insegnamento con la passione per la Storia dell’America del Nord, compiendo ricerche nell’ambito dei Native American Studies e della letteratura di viaggio. Tra le sue recenti pubblicazioni: Terre indiane. Giacomo Costantino Beltrami nel Nuovo Mondo (1823-1830), Ombre Corte (2019), Melancholy and Depression. Hamlet’s Contribution to XX Century Studies in Psychology, L’Harmattan (2021).
Per visitare la mostra
Il 15 settembre dalle 18.30 (inaugurazione e presentazione del libro), 16 e 17 settembre dalle 17.00 alle 19.30.
La personale di Piero Rossoni Il segno nero e i grigi impastati con la biacca è il titolo della mostra che sarà inaugurata sabato 26 agosto alle 17 presso il Fantoni Hub, lo spazio gestito dalla Scuola d’Arte Fantoni, grazie alla disponibilità della Provincia di Bergamo.
Trentacinque opere per Bergamo e dieci per Brescia, immagini sfocate di luoghi caratteristici delle città che primeggiano per le loro architetture, dove i passanti si muovono in balia dei propri pensieri che fanno esplodere serenità o angoscia.
«La quiete sprigiona dalle pietre corrose – spiega Rossoni – dalle intemperie e da un passato che si mantiene concesso dal tempo, così esse immobili e vive, stazionano irridenti al loro posto e solo il mutare della luce e lo scorrere delle ore le tinge facendole sorridere o amareggiare.
Il segno nero carbone e i grigi impastati con la biacca colante, manifestano bagliori e plastiche forme che rimandano all’io di ciascuno che si interroga sulle varie ragioni che la storia ha marcato».
IL PROGETTO
Le opere appartengono al progetto Conoscere il territorio – Omaggio alle Città della Cultura 2023- BG/BS realizzato durante l’anno scolastico 2022-23 presso il Liceo Artistico statale “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo da parte del prof. Piero Rossoni, nell’ambito della disciplina Educazione Civica legata a Discipline Grafiche e Pittoriche, per le classi 2A, 2D, 2P, 4D, dando la possibilità agli alunni di entrare a contatto con le bellezze della propria città.
«La funzione di tali opere – spiega ancora Rossoni – è stata soprattutto didattica, per illustrare e dimostrare agli alunni le diverse fasi della riproduzione grafico-pittorica di immagini riproducenti alcuni degli incantevoli angoli delle città di Bergamo e Brescia, dove dominano preziose architetture che hanno segnato la storia».
Le suggestive visioni create non si limitano alla mera riproduzione di fotogrammi, ma danno sfogo alla personale creatività dell’artista nella mutabile irruenza della luce che sfuma annebbiando i chiaroscuri, invitando lo sguardo a sognare nella ricostruzione personale dell’impercettibile.
Inquadrando i QR-code, presenti sotto ogni opera, saranno visibili i reels dei work in progress che rendono conto degli emozionanti passaggi di lotta tra segno bianco e nero, per dar vita all’immagine finale la quale, pur nella sua staticità, muove a piacere il sogno dell’osservatore.
SPQR IV bis è il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 14 luglio alle 17 presso lo spazio gestito dalla Scuola d’Arte Fantoni, grazie alla disponibilità della Provincia di Bergamo.
L’intervento artistico presso il FantoniHub è inscritto in una più ampia gamma di opere e progetti da Mapelli e Manenti realizzati con la plastica, come quella delle bottiglie comuni, ed altri lavori creati con materiali di recupero: «Questi materiali – spiegano – sui quali interveniamo, in quanto oggetti di scarto, hanno in comune la provenienza e il loro status di rifiuto, oggetti la cui funzione è stata consumata nell’uso».
Questi materiali possono anche farsi carico di molti altri significati, sfociando in riflessioni che superano il discorso artistico e lo integrano con l’economia, l’ecologia, il consumo sostenibile e così via. Ogni opera dialoga per sua natura con molteplici fattori e si pone come punto di contatto tra loro.
L’esposizione sarà visitabile fino a venerdì 29 luglio.
LA MOSTRA
Il progetto espositivo si compone principalmente di un’opera realizzata con l’utilizzo di tappi di bottiglia.
Con questi tappi viene ricreata un’installazione temporanea a pavimento, un mosaico, che riprende nel suo impianto iconografico un vasto campionario di segni e simboli della storia dell’arte: «Partendo dalle decorazioni delle ville di epoca romana – spiega Marco Mapelli – si attraversano riferimenti alla cultura mediorientale e rinascimentale fino a toccare gli estremi più contemporanei del design. Ogni tappo è una tessera che compone il mosaico».
Gli artisti intendono porre in comunicazione tutti questi elementi con diversi momenti della storia dell’arte, riproponendo, quasi come in un viaggio archeologico tra le epoche, soluzioni formali note e sistemi di segni antichi che vengono tradotti e risolti con l’uso di materiali attuali con un valore economico minimo, marginali. Rifiuti appunto.
Il riciclo di materiali, la trasformazione di oggetti di scarto in opere d’arte si uniscono in fine alle pratiche artistiche più contemporanee: «Relazionali – continua Mapelli – dove il coinvolgimento delle persone nella raccolta dei tappi è determinante. La totalità dei tappi cresce in relazione alla partecipazione delle persone che sì impegnano a trattenere questi piccoli pezzi di plastica e concederceli per i nostri progetti. Un gesto importante».
Gli allestimenti, seguendo di volta in volta le specificità spaziali, storiche e culturali degli ambienti che li ospitano, si organizzano attraverso installazioni a pavimento, sculture fatte da bottiglie operate assieme ad altri oggetti esposti con soluzioni classiche in teca e a muro.
Nuova mostra al Fantoni Hub.
“Le 1000 Miglia a Bergamo”, mostra artistica pittorica, scultorea, poetica e di fotografia analogica dell’Arch. Ivan Mologni presidente del Fotoclub Bergamo, è stata organizzata dall’Associazione Amici delle Mura di Bergamo con le Associazioni Artisti di Bergamo e di Brescia. L’iniziativa ha il patrocinio di: Museo delle 1000 Miglia, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, BGBS2023.
Il periodo della Mostra è stato concordato per essere correlato con il passaggio a Bergamo della Gara di Regolarità delle 1000 Miglia 2023. Sabato 17 Giugno 2023 passerà, infatti, per Bergamo la quinta tappa delle 1000 Miglia.
Per questo la Provincia di Bergamo e le Associazioni Culturali di Bergamo e Brescia hanno organizzato la Mostra Artistica e Fotografica “Le 1000 Miglia a Bergamo”.
La Mostra si protrarrà dal 15 al 30 Giugno 2023 al Fantoni Hub e nella Sala Manzù, in Passaggio Sora 2, Bergamo. L’inaugurazione è giovedì 15 Giugno 2023 alle ore 17:30 e prevede gli interventi di Franco Meani, Ivan Mologni, Giorgio Della Vite, Elisabetta Calcaterra.
La 1000 Miglia, manifestazione automobilistica di velocità delle auto di serie, è iniziata nell’anno 1927, ed ha costituito per il nostro paese un evento nuovo di portata mondiale. Evento consolidato negli anni, che ha dato lustro non solo alla politica nazionale, ma all’industria auto motive ed alla promozione delle bellezze del nostro paese.
LA MOSTRA
La Mostra “Le 1000 Miglia a Bergamo” prevede l’esposizione di:
– 50 foto analogiche realizzate dal Presidente dell’Associazione Fotoclub Bergamo Arch. Ivan Mologni.
– 35 opere d’arte: pitture, sculture, poesie ispirate a “le 1000 Miglia a Bergamo”
– 5 plastici in scala 1 :100 realizzati dagli allievi del Liceo Artistico Fantoni, delle 4 Porte di Bergamo alta, (attraversate da riproduzioni di auto storiche) e della fontana di S. Agostino, con quattro modellini di automobili d’epoca.
Artisti che espongono alla Mostra:
– Bergamaschi: Franco Travi, Paolo Zanella, Gianpaolo Zanchi, Tullio Petteni, Olao Malatravi, Luana Raffuzzi, Daniele Dosserna, Ivan Mologni, Franco Meani,
– Bresciani: Giancarlo Abeni, Loredana Bertussi, Felice Bodei, Luciano Donini, Roberto Formigli, Rodolfo Garofalo, Antonella Giapponesi Tarenghi, Delia Perini, Marco Onorio, Treccani, Daniele Battista Boi, Michela Bianchi.
La Mostra “Le 1000 Miglia a Bergamo” verrà successivamente portata a Brescia, ad ottobre 2023, per essere esposta nelle sale del Museo Diocesano.
Anche al Fantoni Hub si celebra il 2023 come anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. A raccontare le bellezze della città e della provincia di Bergamo sono una serie di scatti fotografici a cura degli studenti della classe 4B TG del CFP della Scuola d’Arte Andrea Fantoni.
La mostra ha luogo presso il Fantoni Hub, spazio espositivo gestito dalla Scuola Fantoni grazie alla Provincia di Bergamo.
Insieme agli scatti fotografici uno sguardo al futuro e alle possibilità della tecnologia grazie alla postazione VR, realizzata con la guida del professor Giovanni Bacis.
LA MOSTRA
La mostra presenta dunque una serie di scatti fotografici che hanno come protagonisti alcuni luoghi della bergamasca visti attraverso gli occhi degli studenti.
La mostra vuole unire le competenze acquisite dagli studenti in campo fotografico applicato allo sviluppo di applicazioni per la realtà virtuale.
L’itinerario per la bergamasca si svolge lungo una serie di totem multifacciali accompagnati da un allestimento virtuale, che consentirà al visitatore di compiere un interessante viaggio fotografico tra l’analogico e il digitale per scoprire o riscoprire alcuni monumenti e scorci della provincia bergamasca.
Il visitatore potrà dunque “passeggiare” tra gli spazi museali attraverso un visore VR. La versione “Virtuale” della mostra contiene tutte gli scatti realizzati dagli studenti, oltre ad installazioni Multimediali e ad uno spazio di “relax” virtuale.
«Nostro obiettivo – spiegano i docenti coinvolti Fabrizio Parodi, Giovanni Bacis, Francesca Sana, Gemma Zanetti – è da sempre favorire attraverso la formazione di alto livello la crescita culturale e professionale, in particolare nel settore artistico e dei Beni Culturali. Questa iniziativa rinnova il dialogo della Scuola con il territorio e ha ben sollecitato quello dei ragazzi con i luoghi sede delle loro relazioni e dei loro ricordi».
Art2Night – La notte bianca dell’arte
IL DIARIO DEL MISSISSIPI: IL FASCINO DELLE LETTERE D’AMERICA
Art2night è creatività, ideazione e stupore, un’atmosfera viva nella quale immergersi. Una vera e propria festa dell’arte che vuole coinvolgere non solamente le istituzioni e le associazioni culturali ma tutta la città. In occasione di Art2night tutti diventano artisti attraverso il loro lavoro e la loro passione.
Il Fantoni Hub, il 27 maggio alle ore 18:15, parteciperà all’evento Art2Night seguendo la tematica dell’attività svolta il 26 maggio.
Durante la serata si leggeranno alcune lettere del diario di viaggio di Beltrami per conoscere l’esploratore italiano anche dal punto di vista della sua produzione letteraria. I testi saranno tratti da La Découverte, 1824 nella traduzione italiana e inglese del 1828.
Conferenza e presentazione saggio su Giacomo Costantino Beltrami
In occasione dell’anniversario dei 200 anni della scoperta delle sorgenti del Mississippi e di Bergamo e Brescia capitali della cultura, il museo di Scienze Naturali “E. Caffi” di Bergamo, allestirà una mostra per ricordare l’intellettuale bergamasco e la sua collezione di oggetti indiani.
Il direttore del Museo “Caffi”, Dott. Marco Valle, introdurrà il personaggio e il suo viaggio in America del Nord, parlerà degli aspetti legati alla parte museale e alle peculiarità della “collezione Beltrami”, mentre la Prof.ssa Emanuela Burini, si focalizzerà sull’eredità culturale dell’esploratore, in particolare, sulle caratteristiche di due diari di viaggio che scrisse durante i suoi viaggi in America del Nord e in Messico.
Al termine dell’incontro sarà presentato il saggio Terre indiane. Giacomo Costantino Beltrami nel Nuovo Mondo (1823-1830) di Emanuela Burini.
Alcune fotografie rappresentano la fatica, altre l’orgoglio, tutte la poesia.
Da sabato 25 marzo a giovedì 6 aprile, il Fantoni Hub ha ospitato la mostra in relazione con BG-BS Capitale della Cultura 2023.
La mostra si inserisce nel panorama di iniziative del Circolo Greppi e del Circolo Artistico Bergamasco.
Gli artisti che esporranno sono il pittore Giorgio Giacomini e lo scultore Angelo Bonanomi.
Giorgio Giacomini ha realizzato negli anni numerose mostre, personali e collettive, riscuotendo consensi lusinghieri. Le opere di Giacomini raffigurano paesaggi e volti, nei quali è possibile notare una grande capacità e libertà nel disegno, e un’ottima assonanza nelle scelte cromatiche. Tramite i suoi dipinti l’artista riesce a trasmettere un particolare valore espressivo ed interpretativo.
Angelo Bonanomi da anni si dedica con passione alla scultura del legno. Le sue opere, che interessano una vasta serie di soggetti, trasmettono sempre un messaggio simbolico frutto dell’interpretazione personale dell’artista. Tali opere nascono infatti dall’osservazione della realtà, interpretata con piena libertà stilistica.
La mostra sarà itinerante e si trasferirà poi presso lo spazio espositivo di Palazzolo sull’Oglio.
Dansō, di Marta Fanasca, è il titolo della mostra presente dal 8 marzo al 21 marzo 2023 presso il Fantoni Hub e la Sala Manzù, inaugurata in occasione della giornata internazionale della donna.
Dansō è una parola giapponese che letteralmente significa “abbigliamento maschile”.
In Giappone il termine viene utilizzato per indicare una donna che pratica il crossdressing Female-to-Male.
Un Dansō è quindi una donna biologica che si veste da uomo e si presenta con un’identità di genere maschile e che, allo stesso tempo, non si riconosce con parole come ‘transgender’ o ‘non-binary’.
Un Dansō vuole che si usino i pronomi maschili quando si parla di lui, si presenta con un’identità maschile in tutte le sue interazioni quotidiane nella società.
L’intrattenimento legato al mondo Dansō in Giappone inizia intorno al 2005, quando appaiono le prime boyband dansō, inaugurano bar e locali dove lo staff è interamente composto da donne crossdresser (dansō kissa), ma soprattutto aprono le prime agenzie di dansō escorting. Un’agenzia di dansō escort offre ad una clientela prettamente femminile la possibilità di avere un appuntamento con una donna crossdresser Female-to- Male. Durante il tempo prenotato, il dansō può comportarsi come un fidanzato innamorato, come un miglior amico, come un fratello maggiore. La cliente sceglie il tipo di relazione che le piacerebbe instaurare e il Dansō fa il possibile per rendere l’esperienza soddisfacente e realistica.
Soltanto una cosa è vietata: l’intimità fisica. Baci, carezze e così via sono cose che appartengono al regno del proibito.
La mostra Dansō è nata dal progetto della ricercatrice Marta Fanasca dell’Università di Bologna. La dott.ssa Fanasca (studiosa di antropologia culturale e studi di genere ed esperta di Giappone) si è resa disponibile a prestare i suoi intensi scatti fotografici per promuovere una riflessione, con gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Bergamo, sul dirsi donne nel presente.
Questa mostra vuole presentare al pubblico il mondo dei Dansō escort, la loro costruzione identitaria e il modo in cui Dansō e clienti interagiscono e costruiscono un’intimità di coppia durante gli appuntamenti.
Il ruolo del Liceo Falcone e del Liceo Fantoni in questo progetto è stato molteplice ed articolato. Nello specifico, gli studenti e le studentesse della 3 di architettura del Liceo Fantoni, con la direzione della prof.ssa Ventura, hanno immaginato e realizzato un allestimento espositivo che sappia valorizzare il prodotto fotografico e invitare al confronto guidato sul tema.
“Sovrapposizioni”, di Luca Beretta, è il titolo della mostra che è stata presente presso il Fantoni Hub dal 12 febbraio al 5 marzo 2023.
Un viaggio nel colore, in quello che esso può raccontare e suggerire.
«Mi ha sempre affascinato – spiega Luca Beretta – l’idea di come, partendo da una superficie bianca, si possano creare sulla tela infinite combinazioni di colore per esprimere emozioni o creare effetti particolari». Sovrapposizioni è davvero un viaggio nel colore e nel vibrare delle gamme cromatiche.
Scopo dell’artista è trovare combinazioni di colore che possano “dire qualcosa”.
«Le idee – continua Beretta – nascono nella testa ma il più delle volte, quando si comincia a dipingere, le armonie di colore immaginate lasciano il posto ad altre; queste ultime si impongono e portano a risultati molto diversi da quelli che si pensava di ottenere. A volte il risultato è subito soddisfacente, a volte richiede tempo e pazienza».
Il gesto del dipingere, lo stendere il colore sulla tela, è per Beretta uno spazio esclusivo per stare con se stesso. Il tutto per creare dei quadri che siano “decorativi”, nel senso più nobile del termine, che possano cioè abbellire e arricchire un ambiente.
Le superfici sono divise con chiarezza e sono spazio per l’azione pittorica e la distribuzione omogenea del colore, le tracce delle pennellate quasi scompaiono. Il colore si fa catalizzatore di emozioni, i quadri lasciano spazio alla sua contemplazione.
Parlando delle sue opere Beretta sceglie una frase di Henri Matisse, il suo riferimento artistico insieme a Rothko: «“I colori hanno una propria bellezza che bisogna conservare, come nella musica si aspira a conservare il suono. È una questione di organizzazione, del tipo di costruzione che mantiene la bellezza e la freschezza dei colori”.
Luca Beretta è un artista autodidatta che eredita la passione per la pittura dal padre Mario, anch’egli pittore autodidatta, amante dei paesaggi. Il suo legame con la Scuola d’Arte Fantoni nasce nell’ambito della formazione, perché Beretta da molti anni è educatore professionale, così come lo è per l’Associazione italiana Persone Down.
Negli ultimi tre anni si dedicato alla pittura astratta. Nelle sue opere si sente l’attrazione per i pittori come Mark Rothko ed Henri Matisse dai quali trae maggior ispirazione. Di loro percepisce e assimila la grande importanza al colore, il vibrare delle note cromatiche. Di Rothko ama l’organizzazione sulla tela in larghe campture, che lo fanno “respirare”, di Matisse la capacità di creare sulla tela raffinatissime armonie con maestria e apparente facilità.
Beretta predilige l’olio su tela, come molte opere in mostra raccontano.
Colori ed emozioni è il titolo della mostra che è stata presente presso la Sala Manzù e il FantoniHub, dal 20 gennaio al 7 febbraio 2023.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’Associazione CollegaMenti, ha visto esposte le opere di 16 artisti con diversità, guidati nella loro attività laboratoriale dall’arteterapeuta Lianne Schreuder.
L’arte è uno strumento importante aiutare le persone ad uscire dal guscio della disabilità. La pittura attiva la capacità di espressione e comunicazione. L’atelier dà luogo allo scambio di esperienze, relazioni e passioni. L’arte fa esprimere emozioni e crea nuovi legami. Per questo la Scuola d’Arte Fantoni ormai da tempo ha dato ospitalità all’Atelier Arte e Diversità.
Le pennellate di colori forti regalano allo spettatore un’esperienza speciale, commovente, allegra e talvolta spiazzante. Un momento di soffermarsi sull’arte senza pretese, ma altrettanto importante.
La mostra vuole offrire allo spettatore un’esperienza straordinaria, di emozioni e colori. L’arte permette agli artisti di CollegaMenti di dare voce al loro vissuto che, altrimenti, difficilmente viene espresso in maniera verbale. Queste opere d’arte colpiscono l’osservatore, in quanto mere rivelazioni del proprio Io e della propria anima.
Nell’atelier gli artisti possono sviluppare loro vena artistica nel setting protetto dell’arteterapeuta Lianne Schreuder, che dice: «Tramite pennellate sulla tela o carta, ogni artista segue il suo proprio percorso dove si esprime liberamente senza limiti o pretese. La missione dell’Associazione CollegaMenti è di favorire benessere, sviluppo artistico ed inclusione. La mostra mette in sinergia realtà territoriali che hanno voluto dare visibilità a quegli individui che altrimenti farebbero fatica a farsi notare nel mondo frenetico che si definisce normodotato».
Uno spazio per la creatività dedicato a ...

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Con Fantoni Hub la progettazione didattica si confronta con il mondo, l’esercitazione di laboratorio crea elementi da proporre e verificare con ciò che sta al di fuori della scuola.

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Fantoni Hub è la vetrina, per proporsi e mostrare le proprie capacità, per creare relazioni con il mondo professionale o dare energia alla tua idea imprenditoriale.
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Fantoni Hub è uno strumento con cui la Scuola Fantoni si propone come interlocutrice per tutte le esigenze legate alla comunicazione, alla decorazione, al design, con modalità diverse e personalizzate.

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La Scuola Andrea Fantoni, istituzione storica nel panorama della formazione sul territorio bergamasco e che oggi racchiude, sotto il tetto comune della creatività, il Liceo Artistico con gli indirizzi di “Arti figurative” e “Architettura e ambiente” e il Centro di Formazione Professionale con i suoi indirizzi di “Arredamento & Design” e “Grafico multimedia” , nel costante lavoro di promulgazione del proprio operato, grazie all’accordo con la Provincia di Bergamo, apre uno spazio specifico dedicato ai suoi allievi, al loro lavoro, al loro futuro.
La ricerca di uno spazio che potesse essere centro di gravità della creatività emergente era un desiderio che la Scuola Fantoni da tempo accarezzava.
La Provincia di Bergamo è stata l’istituzione che nonostante le difficoltà del momento ha voluto credere e investire nel progetto. La formazione è tema su cui l’istituzione ha sempre creduto, nella forza delle nuove generazioni a cui offrire progetti concreti che permettano loro di esprimere le potenzialità infondendo fiducia nelle proprie capacità e nel futuro.
Fantoni HUB è un’Associazione dall’anima creativa, una ribalta per gli studenti che vogliono proporre i risultati di un’idea al pubblico privato e alle aziende impegnate nel mercato.
È un progetto dove intessere relazioni con il mondo professionale e dare energia a una propria idea imprenditoriale; per le aziende le associazioni e gli enti pubblici Fantoni Hub è anche uno strumento con cui la Scuola Fantoni si propone come partner per esigenze legate alla comunicazione, alla decorazione, al design, con le più diverse e flessibili modalità.
SPAZIO Fantoni Hub è il fulcro dell’Associazione, punto di interscambio di idee, contatti, progetti.
Un luogo capace di essere galleria, laboratorio, store, sala incontri. Studenti ed ex studenti, docenti ed ex docenti, enti, aziende e chiunque abbia desiderio di entrare a farne parte, possono aderire all’Associazione appositamente creata dalla Scuola ed entrare in questa community di idee sempre connessa con i nuovi fronti dell’arte, della tecnica e della sperimentazione.
Benvenuto in Fantoni Hub, benvenuto tra chi da sempre ama Fare Arte, e conosce l’Arte del Fare.
La mission dell’Associazione Fantoni HUB, come descritto all’art. 2 dell’atto costituivo, è la promozione e la divulgazione della cultura legata al Fare Arte e all’Arte del Fare, dittico fondamentale su cui ruota l’attività e la didattica della Scuola d’Arte Andrea Fantoni.
È possibile Socio di Fantoni HUB, tutte le persone fisiche maggiorenni, Enti e Società, possono diventare Soci Fantoni HUB e godere delle opportunità legate allo SPAZIO di via Camozzi.
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Per le associazioni culturali entrare a far parte di Fantoni HUB significa creare legami con gli artisti del futuro e con coloro che studiano per diventare attori attivi nella valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico nazionale.

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La gestione e la promozione dello SPAZIO Fantoni HUB sono affidate direttamente ai Soci di Fantoni HUB supportati dallo Staff della scuola.
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Inaugurazione, in occasione del 125° anno di fondazione della Scuola d’Arte, venerdì 15 settembre 2023, ore 11.00.

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IL FIGLIO DEL VENTO – Copertina di un romanzo.
Mostra e presentazione del libro di Emanuela Burini al Fantoni Hub.