Parole giovani – v1

Parole GIovani - v1

senza titolo:
volevo dipingerti,
cogliere la tua essenza,
così da guardarti ogni volta che voglio sentire,
sentire la tua presenza.
però mi perdo tra quelle piccole macchie dipinte nel tuo viso, sulla tua pelle,
o forse rinchiuse in delle celle,
o forse ammirate da tutti come modelle.
-nonlosonemmenoio

MALINCONIA
le sopracciglia si curvano,
le labbra si gonfiano,
il respiro rallenta e il silenzio ti assorbe;
non ti puoi opporre
sarà sempre lì
ti rincorre.
-nonlosonemmenoio

senza titolo:
Nati senza (Outro)
Citazione presa dal brano di Neima Ezza
dici “lui era un po’ severo, lo faceva per il bene, per abituarti…
il mondo che c’è fuori è un po’ crudele”
e forse è la realtà.
ma non quella che io voglio farti vedere,
ti mostrerò che il mondo non è così crudele.
basta accendere un po’ di luce,
¡su, accendile ste candele!
per percepire che la vita può essere dolce come verdi mele.
-nonlosonemmenoio

diventare grandi:
Secondo te cosa vuol dire diventare grandi?
Uscire meno quando c’hai trent’anni?
Perdere i capelli, perdere di vista i fratelli
E incontrarli ai matrimoni e ai compleanni
Scoprire in quanti hanno già dei bambini
Come si chiamano? Che carini
E io non so se provo pena o invidia per loro
-anonimo

Legnata:
Chissà quanti baci avrà visto questo albero, senza mai poterne dare uno.
-anonimo

Senza titolo:
Dai per amare, possiedi per odiare.
-anonimo

Strano?
Percepisco l’amore in modo strano, ma forse è una paranoia.
“Ti voglio bene” è una frase come tante, un abbraccio può esser dato a chiunque.
Se lo stomaco formicola non so spiegarlo, quando confondo disagio con affetto.
Percepisco l’amore in modo strano, ma forse è una paranoia.
Non sono in tanti a stare accanto a chi respinge, ad aprire gli occhi e capire che serve aiuto.
Le mani non tremano se qualcuno ti conosce davvero.
Percepisco l’amore in modo strano perché non lo trovo solo in sorrisi e risate, ma vedo del
buono nella meno evidenza.
-J

Genĭtor:
Sono troppo coinvolta per non volere il tuo amore, e troppo intelligente per elemosinarlo.
-anonimo

Albero:
La tua crescita è di per sé la più grande opera
Che tu abbia mai deciso di incominciare.
-anonimo

IO:
Il mio autoritratto è sempre a colori in contrasto.
-anonimo

Binario 3:
c’era la sigaretta fumata di fretta
alla fermata del tram
tabacco e profumo
per sentirci grandi
lontano da casa da mamma e papà.
e c’eri tu bella e in minigonna
ed io con la giacca sporca .
10 fermate ma 2000 barboni al binario 3
e dai finestrini lo sguardo d’amore più triste che c’è
sorrisi e canzoni
cercando un profumo che
altrove non c’è
profumo di te.
-anonimo

Groviglio
Probabilmente non voglio nemmeno che il mondo mi noti, sono consapevole di essere
complicato. Nella vita attorno a me che sta cadendo a pezzi, vorrei solo trovare me stesso.
-J

Maleducata:
Ma per fortuna tu non hai alzato lo sguardo
E resti a due tavoli da me
Sarei stato irretito in un lampo
Nel tuo cattivo umore fatto di tabacco
-anonimo

Senza titolo:
tu mi insegni i passi
e io a farli a piedi scalzi,
che da oggi sarà il modo nostro di ballare:
sbottonate
spettinate
squattrinate
stanche
ma mai di amare.
e nonostante tutto il male pensare
che meglio di così alla fine non poteva andare.
-anonimo

Odio
Forse è imbarazzante scrivere sentimenti d’odio per non mostrarli.
Forse, si.
Odio la mia famiglia.
Odio i miei coetanei.
Odio le persone invasive, le persone aggressive.
Odio tutto.
Ma è odio?
Cosa definisce il sentimento “odio”?
Forse quello che chiamo tale è pura paura di fallire, di non essere abbastanza, che forse
sono io quello che viene odiato dagli altri e da me stesso.
-J

Vuoto
Era da un po’ di tempo che pensavo a quel muro, il muro della felicità.
Ogni delusione ne usurava un pezzo, mentre col tempo si rimetteva insieme.
Ci fu un periodo, però, in cui mi accorsi che quel muro non si ricreava più: tante delusioni,
tanti mattoni erosi da ciò che li circonda e io, completamente impotente.
La parete continuava a cadere e si fermò quando arrivò alla base: niente più si distrugge e
niente più si riforma.
non un singolo sentimento.
non una smorfia, un sorriso o un abbraccio.
Nel silenzio non c’era pace, non c’era nulla.
Vuoto.
-J

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