RITORNA JUNK KOUTURE

RITORNA JUNK KOUTURE

Junk Kouture è la più grande competizione al mondo di moda sostenibile per giovani ragazzi.

Junk Kouture è aperto ai ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni e sfida i giovani a progettare, riciclare e creare Couture di alta gamma a partire da spazzatura riciclata, prima di mettere in mostra il proprio design e rappresentare la propria scuola sui palcoscenici di tutto il mondo! 

Junk Kouture offre alle scuole e agli studenti un modo creativo per essere coinvolti in iniziative attive sul cambiamento climatico, dando loro la possibilità di cambiare i comportamenti in modo duraturo. Stiamo costantemente evolvendo il materiale didattico a disposizione di educatori e studenti sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare, per aiutarli a guardare oltre il loro progetto e iniziare ad applicare le conoscenze apprese a tutti gli aspetti della loro vita.

Questa volta appuntamento a Londra il 12 ottobre nella spettacolare cornice della OVO Arena di Wembley, a Londra. grazie al successo ottenuto nella finale italiana con l’abito Blody Mary realizzato da Elisa Gaetani Lisco (modella), Emma Ambrosioni e Luca Quartini.

In finale si confronteranno cinquanta abiti provenienti da diversi Paesi: Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Irlanda, Italia ed Emirati Arabi Uniti.

Coordinatrice del progetto: prof.ssa Anna Bulla. Fotografie: prof. Alessandro Villa, con il supporto della classe 5AM.

ABITO FINALISTA: BLOODY MARY

L’abito finalista che volerà a Londra per la finale del 12 ottobre è BLOODY MARY.

L’abito è stato realizzato da Gaetani Lisco Elisa, Ambrosioni Emma e Quartini Luca.

Modella: Gaetani Lisco Elisa.

L’abito è composto di teli da imbianchino (usati nella recente ristrutturazione della casa di uno dei componenti del gruppo di lavoro); e da plastica biodegradabile, termo-modellabile, a copertura di un calco in gesso realizzato sul corpo di Elisa. Il calco è stato poi utilizzato come modello, in negativo, per il vero e proprio busto in positivo, su cui è stato creato il risultato finale del corsetto dell’abito.

Le decorazioni, come i fiori, sono state realizzate sempre con avanzi di teli; mentre i dettagli sono costituiti da scarti di passamanerie; la struttura della gonna è sostenuta dalla sottogonna di un vecchio abito di carnevale, dimenticato da tempo in soffitta.

fragile, ma che spesso viene strumentalizzata e per questo violata: purtroppo sono diffusi i casi di violenza sulle donne e femminicidio, in costante aumento anche nei paesi più democratici.

Con questo progetto vogliamo sensibilizzare la nostra generazione al rispetto della figura femminile, rappresentata nella sua reale forza e fragilità. Il nome Bloody Mary è stato scelto come provocazione e deriva dalla storia di Maria Tudor, soprannominata “Maria la sanguinaria” a causa delle persecuzioni dei cristiani protestanti. La nostra scelta è ricaduta su questo personaggio, perché – in modo speculare rispetto al nostro tema di riferimento – fu una delle donne nella storia più ricordate per aver commesso persecuzioni e violenze nei confronti di uomini».

Gli altri 3 abiti che erano stati selezionati sono:

THE SOUND OF THE SEA 

Realizzato da Bonfanti Beatrice, Usai Francesca e Castellazzi Andrea.

Modella: Bonfanti Beatrice.

BUBBLE GUM

Realizzato da Micheletti Beatrice, Rossi Sofia e Lorefice Sophia.

Modella: Micheletti Beatrice.

E COSMO

Realizzato da Balestra Nicola, Annovazzi Sara e Pezzotta Marina.

Modella: Annovazzi Sara.

LICEO ARTISTICO

PROGETTI

LA VECCHIA

Mostra e premiazione del cartellone “La Vecchia”. Progetti realizzati dagli studenti del Liceo Artistico.

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