RICONSEGNA TELA CIFRONDI

Torna a “casa”, nella Parrocchia di San Martino Vescovo di Cenate Sotto, dopo un lungo e complesso restauro la tela L’Immacolata concezione di Antonio Cifrondi (XVII sec.) grazie al lavoro degli allievi del corso post diploma di Tecnico per il Restauro della Scuola d’Arte Andrea Fantoni.

L’anno passato, nell’ambito della collaborazione tra Scuola Fantoni, Parrocchia e Diocesi (sotto la guida della Soprintendenza di Brescia) era avvenuta la riconsegna di altri 4 dipinti, ma quella de L’Immacolata di Cifrondi aveva richiesto più tempo a causa delle difficili condizioni conservative.

Il restauro delle altre tele era iniziato nell’ambito del triennio precedente (2018-2021) ed è proseguito con gli 8 allievi del nuovo corso di Tecnico per il Restauro (2021-2024).

Nell’ambito dei lavori gli allievi sono stati guidati dalle insegnanti Silvia Baldis e Greta Medici in un lavoro complesso che ha richiesto circa tre anni di lavoro e oltre un anno aggiuntivo per quella de L’Immacolata di Cifrondi.

Tale quadro presentava molte e diffuse lacune di preparazione e pellicola pittorica su tutta la superficie oltre ad alterazioni della cromia particolarmente evidenti.

Nel corso delle attività di restauro è stata svolta anche un’ampia campagna di indagini diagnostiche non invasive, dal falso colore, alla luce radente, alla riflettografia infrarossa. I lavori sono stati condotti grazie alla presenza del docente Thierry Radelet, attivo abitualmente presso il suo laboratorio di analisti e restauro a Torino e per molti anni a Venaria Reale.

Silvia Baldis, docente laboratorio tele ha commentato: «Gli allievi sono stati guidati nella conoscenza dell’opera, prima di qualsiasi intervento: dalla lettura artistica, iconografica e iconologica, dei dati frutto delle indagini diagnostiche. Ogni restauro è stato svolto nell’ottica del minor intervento, con materiali innovativi e attenzione alla sostenibilità».

Negli anni la Scuola d’Arte Fantoni ha recuperato sia in città che in provincia decine di dipinti, molti affreschi, ma anche sculture grazie alle attività di laboratorio e di Cantiere Scuola previste nell’ambito del progetto formativo.

«Sono molteplici – spiega Paola Carminati coordinatrice del corso –  i vantaggi di questa operazione: le Chiese possono conservare e valorizzare i loro beni e metterli nuovamente a disposizione delle proprie comunità; gli studenti e i docenti del corso possono sfruttare eccezionali occasioni di esercitazioni su beni reali di grande pregio artistico e mettere le loro competenze al servizio del vasto patrimonio della nostra provincia»

Clicca qui per leggere l’articolo de “L’Eco di Bergamo” riguardo la riconsegna della tela del Cifrondi.

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