LE MEXIQUE. Costantino Beltrami in Messico

Le Mexique. Costantino Beltrami in Messico (1824-2024) è il titolo della nuova mostra in programma al Fantoni Hub di via Camozzi da venerdì 27 al 30 settembre, inaugurazione il 28 ore 18.30, presso lo spazio gestito dalla Scuola d’Arte Fantoni.

Il progetto nasce da un’idea di Emanuela Burini, autrice di studi e pubblicazioni su Giacomo Costantino Beltrami, e ha coinvolto gli studenti della 5^B Arti figurative del Liceo artistico “A. Fantoni” di Bergamo, sotto la guida della prof.ssa Alessandra Burini.

La mostra fa parte delle iniziative di Art2night 2024.

LA MOSTRA

Dopo aver percorso il Mississippi dalla sorgente alla foce, il 28 aprile 1824 Costantino Beltrami si imbarca a New Orleans sulla goletta Eliza Ann diretto a Tampico, in Messico. Da lì ha inizio il suo viaggio messicano. In un anno visita diverse città: da Tampico a Guadalajara, da León, Guanajuato, a San Juan del Río, Città del Messico, Puebla, Tlaxcala e, infine, Veracruz.

Durante il viaggio scrive all’amica italiana Contessa Compagnoni tredici lettere che confluiranno nell’opera Le Mexique, pubblicata a Parigi nel 1830, ma proibita da Roma e Vienna per i contenuti fortemente rivoluzionari.

L’esposizione vuole mettere in luce le peculiarità del viaggio di Beltrami in un’ottica artistico-letteraria.

Il 28 settembre 2024, in occasione della notte bianca dell’arte, sarà previsto un laboratorio artistico-erboristico per bambini dai 6 ai 13 anni sulla Flora mexicana collezionata da Beltrami e la scoperta del personaggio tramite la ricostruzione di un puzzle.

 

LE MEXIQUE DI BELTRAMI

In seguito alla diffusione della stampa, Papa Innocenzo VIII nel 1487 si espresse sulla necessità di arginare la diffusione di libri nocivi alla fede o ritenuti scandalosi; era necessario un esame da parte della Chiesa di tutte le opere destinate alla pubblicazione, la concessione esplicita del permesso di stampa (imprimatur), la distruzione dei libri non autorizzati e pene per autori, editori e lettori.

Fu però Paolo IV a promulgare un elenco vero e proprio il 30 dicembre 1558, redatto dai membri dell’Inquisizione. Per 408 anni dunque, la lettura di alcuni dei testi più importanti del pensiero filosofico, scientifico, economico e politico è stata considerata un peccato punibile con la scomunica e in alcuni casi anche con la morte.

«Stessa sorte – spiega Emanuela Burini – è toccata al diario epistolare di Beltrami, Le Mexique scritto nel 1824 e pubblicato a Parigi nel 1830. Beltrami viaggia per il Messico con sentimenti di ammirazione per un popolo che si è da poco affrancato dalla tirannia e che ha concretizzato gli ideali di libertà nelle istituzioni repubblicane. Le Mexique, la sua opera messicana più criticata, ma ben accolta dagli amici e dai concittadini che, nel 1832 lo eleggono membro dell’Ateneo, mirava a combattere le calunnie con cui l’assolutismo spagnolo aveva oscurato e deturpato la storia messicana, presentandone il popolo come corrotto e indegno della conseguita indipendenza. Beltrami in Le Mexique scrive una sintesi della storia del Messico precolombiano e fornisce un’accurata descrizione degli abitanti, degli usi, dei costumi e della flora messicani, riabilitando agli occhi della storiografia del tempo, la storia dei popoli precolombiani come un valido periodo del glorioso passato del Messico indipendente».

Per visitare la mostra

Inaugurazione : 28 settembre 2024 ore 18.30

Periodo e durata della mostra :  dal 27/09/2024 al 30/09/2024 dalle 16 alle 19

Dal 2 al 9 ottobre 2024 (Biblioteca Centro cultura Tullio Carrara di Nembro)

Laboratorio per bambini 28 settembre dalle 17.30 alle 18.3

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