Conferenza su Alberto Rizzi, Storia di un affresco salvato in Brasile

Conferenza alla Scuola Fantoni: La Storia di un Affresco “Salvato” in Brasile
19 novembre, ore 15:00, a cura della prof.ssa Giudici

La Scuola Fantoni ospiterà una conferenza il 19 novembre alle ore 15, a cura della prof.ssa Giudici, storica dell’arte.

Il tema dell’incontro sarà il racconto di un’importante opera d’arte che ha attraversato continenti, culture e vicissitudini: un affresco realizzato dal pittore mantovano Alberto Rizzi e “salvato” in Brasile, per poi essere donato all’Italia.

Nel gennaio del 1980, durante una visita di una delegazione della congregazione cristiana cattolica “La Sacra Famiglia” di Bergamo, Alberto Rizzi dipinse un affresco nella Paróquia Nossa Senhora Mãe da Igreja, a Barueri, San Paolo, Brasile. L’opera raffigurava la Madonna circondata da figure che si rivolgono a lei con devozione e speranza, rappresentando la sua protezione come Madre di tutti e Madre della Chiesa. Tra queste figure, in alto a sinistra, si distingue Santa Paola Elisabetta Cerioli, la cui beatificazione da parte di Papa Pio XII nel 1950 e successiva santificazione da parte di Papa Giovanni Paolo II nel 2004 aggiungono un importante valore simbolico al dipinto.

Nel gennaio del 2020, però, Ida Moretti, moglie del compianto Alberto Rizzi, venne a sapere che l’affresco era destinato alla demolizione. La parete con l’opera sarebbe stata abbattuta per ampliare la chiesa. Preoccupata per la sorte dell’affresco, Ida avviò una serie di azioni per salvarlo. Con l’aiuto di esperti del restauro, riuscirono a sensibilizzare i responsabili della chiesa sull’importanza storica e artistica dell’opera, impedendo che venisse distrutta.

L’affresco venne quindi accuratamente rimosso dalla parete, non tramite strappo, ma tagliato in modo da preservarne l’integrità. Dopo un lungo restauro, oggi l’opera è stata donata all’Italia ed è custodita dall’ambasciata italiana a Brasilia, in attesa di trovare una location permanente dove poter essere esposta al pubblico. La sua dimensione è imponente: 2 metri di altezza per 5 metri di larghezza.

Durante la conferenza, la prof.ssa Giudici offrirà una lettura approfondita dell’affresco, analizzandone la storia, l’aspetto tecnico e il significato dell’immagine, nonché il percorso artistico di Alberto Rizzi. Un’occasione per riflettere sulla bellezza e sulla forza di un’opera che, pur essendo stata rischiosamente dimenticata, è riuscita a ritrovare la sua dignità e il suo posto nella storia dell’arte e della spiritualità.

L’incontro sarà un’opportunità unica per conoscere più da vicino una vicenda che unisce arte, fede e impegno per la preservazione del patrimonio culturale.

Prenotati e Partecipa! Compila il modulo entro lunedì 18 novembre alle ore 12

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